Bullismo
Vagando per i parchi cittadini, giungemmo a un loco, dove trovammo una singolar folla, adunata intorno a un’anima indifesa. Le lingue eran diverse, accompagnate da schiamazzi ed urli e telefonini usati come armi si sovrapponevan per riprendere una scena che ancor non mi dà pace.
Ma prima di veder ciò che lì accadea, chiesi allo mio duca: “Maestro, che parole son mai queste? E chi son costoro che tanto si ammassano alla ricerca di qualcosa che ancor mi sfugge? E perché non portano la mascherina per difendersi dallo morbo che infesta questa terra? “.
E lui tristemente a me rispose: “Quelli che tu vedi appartengon al girone dei “bulli”. Irrispettosi delle leggi vigenti e pronti sempre ad attaccar i più deboli. La povera anima al centro della folla, capitata qui per caso,e che ora puoi vedere bene, è vittima di costoro che lo insultano, lo picchiano e ne riprendono tutti i momenti con i loro telefonini. Essi non si curano neanche di proteggersi dal virus che ormai alberga in questi luoghi, evitando di indossare le mascherine. Essi sono guidati da Viltà, Omertà e Connivenza, quei peccati che ormai tu hai imparato a conoscere e a superare”. Ed io ancora a lui chiesi: “Ma i genitori lor sono sì consci di quanto fanno i loro figli? Non li hanno educati ad essere leali, ad aiutare i più deboli ?….”. Ma lui prontamente mi interruppe: “ Nell’epoca che tu vedi molti genitori non hanno tempo di educare i loro figli o sono sempre pronti a difenderli anche di fronte all’evidenza dei loro errori. La loro educazione è spesso affidata ai social, alla tv e alle tendenze più diffuse tra i giovani. Gli antichi valori che tu hai citato stanno sparendo da questo mondo e spesso la scuola è sola nel cercare di trasmetterli e difenderli”. Dunque mi accorsi che uno di quei singolar peccatori a noi si rivolse dicendo: “Chi siete voi? E che volete? Volete prenderle anche voi?”. Ma lo Maestro mio subito rispose: “Tu che sei uscito dalla mandria a cui sei stato destinato, non ti accorgi che sei condannato a smettere di pensare? Il tuo destino è quello di vivere in questi luoghi seguendo gli ordini di un capo branco che quotidianamente ti porta alla rovina. Non sei più un essere umano dal momento in cui hai smesso di pensare. E’ questa la tua condanna!! Ed anche quella di aver perso per sempre la possibilità di conoscere la vera amicizia, la solidarietà e la lealtà. Sei condannato a vivere per sempre come pecora e come pecora segui il bastone del tuo pastore. Ed ora taci e più non dimandare”.
Allor si mosse ed io li tenni dietro...
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